Sta ormai diventando una moda dilagante quella dei questionari di gradimento sui docenti, compilati dagli stessi alunni o dai loro genitori. Inevitabile, per chiunque tenti di sollevare qualche obiezione al riguardo, l’accusa di non essere al passo con i tempi, o di chiudersi a riccio in una pretesa di intangibilità che suonerebbe incomprensibile privilegio rispetto al diffondersi, anche nelle pubbliche amministrazioni, delle pratiche di customer satisfaction .