2020-10-21 16:15:00

Nella serata di lunedì 19 ottobre il Ministero dell'Istruzione ha diffuso l'allegata nota con la quale si forniscono indicazione applicative delle nuove misure previste per la scuola nel DPCM del 18 ottobre al fine di contenere la diffusione del Covid 19. In particolare, per quanto riguarda i riferimenti ad una diversa articolazione dell’orario delle lezioni, la nota chiarisce che una revisione degli attuali orari è giustificata solo in presenza di “situazioni critiche e di particolare rischio, rappresentate da autorità sanitarie ed enti locali". Ciò vale anche per l’eventuale posticipo alle ore 9,00 dell’orario di ingresso, da disporre unicamente qualora lo richiedano le criticità legate a specifici contesti territoriali. Fuori dai casi appena descritti, non è necessario modificare orari di entrata e uscita, orari settimanali dei docenti, turni delle mense, orari di esercitazioni e laboratori e tutto quanto sia collegato alla scansione temporale definita dall’inizio dell’anno scolastico.
Quella sulla non obbligatorietà, per la scuola secondaria, di iniziare le attività didattiche alle ore 9 è a dire il vero l'unica precisazione rispetto a quanto la presentazione del DPCM e la stessa formulazione del testo avevano lasciato intendere: su altri aspetti, invece, permane la necessità di ulteriori chiarimenti, in particolare per quanto riguarda le modalità di elezione degli organi collegiali (con quali piattaforme gestire il voto segreto? È possibile farlo senza rivedere la tempistica?) e la gestione delle situazioni di quarantena nelle quali la didattica in presenza si riveli impraticabile, ma che andrebbero declinate più puntualmente in relazione a una casistica estremamente variegata.
Il rischio - ma è quasi una certezza, vista anche la perdurante refrattarietà del Ministero a valorizzare sedi e occasioni di reale confronto - è che le scuole e chi le dirige si ritrovino a dover affrontare e risolvere da sole ogni sorta di difficoltà.

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