E' stato firmato questa mattina in Regione, tra l'assessore alla Famiglia e alla Solidarietà Sociale, Maria Cristina Cantù, i sindacati confederali e dei pensionati, l'intesa che decide le modalità e i criteri con cui utilizzare la quota regionale del Fondo nazionale per la non autosufficienza. “E' il primo accordo sul welfare con la giunta Maroni e con l'intesa siglata oggi la Regione aggiunge 3,5 milioni di euro ai 41,5 assegnati alla Lombardia – afferma Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia -. Siamo partiti con il piede giusto: abbiamo una risposta concreta ai bisogni dei cittadini lombardi più in difficoltà”. L'accordo stabilisce che il 65% delle risorse venga destinato ai Comuni e si utilizzi la parte restante per la gravissima disabilità. Inoltre prevede la presa in carico, come richiesto dai sindacati, delle persone con disabilità e non autosufficienti, a seguito di una valutazione del bisogno e attraverso un progetto personalizzato. “Siamo soddisfatti che venga finalmente previsto un periodico controllo sull'appropriatezza delle prestazioni – aggiunge il segretario generale della Cisl Lombardia – ed è positivo che il provvedimento, che domani sarà proposto in giunta per l'approvazione, sostenga decisamente la permanenza al proprio domicilio dei non autosufficienti e il diritto a una vita indipendente per le persone con gravissima disabilità”. Sindacati e Regione, infine, hanno concordato di proseguire il confronto su altri temi: i punti unici di accesso, le rette delle Rsa, le cure intermedie, le dimissioni protette.