La Cisl dei Laghi, sindacato che vede le due province unificate, ha ottenuto il miglior risultato elettorale grazie al riconoscimento dei propri iscritti e di tanti, non iscritti, che hanno voluto riconoscere l'impegno e la serietà. ai nostri elettori e alle tante RSU che hanno scelto di candidarsi nelle liste della Cisl Scuola va il nostro ringraziamento.
CISL SCUOLA occupa il primo posto, con alte percentuali di consenso nelle province di Bergamo (42,02), Como (31,47), Lodi (32,71), Pavia (46,30) e Sondrio 52,49), cresce a Milano e Varese, e riconferma le percentuali di rappresentatività nelle altre province.
L'affluenza al voto, superiore al 75%, descrive un comparto che legittima, ancora una volta, il ruolo del sindacato in questa fase molto problematica sia per le reiterate promesse, per il momento non mantenute, sia per le ipotesi di riforma annunciate da parte del Governo.Il risultato che abbiamo raggiunto è l’esito della nostra presenza diffusa nel territorio, con servizi riconosciuti, per qualità e affidamento, non solo dagli iscritti, della nostra attenzione ai bisogni di tutto il personale e alle esigenze di una scuola di qualità per tutti (la nostra buona scuola!). Non vengono premiate né politiche sindacali antagoniste a prescindere, né corporative, né le azioni di organizzazioni “ricorsifici”.
l nostro modo di essere e di fare sindacato, invece, ci ha reso credibili anche in questo non facile passaggio elettorale. Questo risultato ci proietta nel prossimo percorso di mobilitazione che dal 20 marzo, con diverse iniziative locali e l’astensione dalle attività aggiuntive, terminerà l’11 aprile con una grande manifestazione nazionale del personale della scuola a Roma.
Una mobilitazione che vede insieme tutte le sigle sindacali per rivendicare il rinnovo del contratto di lavoro, la stabilizzazione delle migliaia di persone che lavorano con contratti precari, l’assegnazione di organici funzionali alla scuola dell’autonomia e investimenti certi per la formazione
La neve nelle scarpe. Il ringraziamento di Annamaria Furlan ai candidati e agli eletti RSU [7 marzo 2015]
Mentre arrivano i dati delle elezioni delle RSU della scuola, dell'università, della ricerca e di tutti i settori della pubblica amministrazione, mi viene una voglia incontenibile di ringraziare tutte le nostre candidate ed i nostri candidati. Non serve aspettare i dati definitivi.
L'impegno, l'amore per i nostri iscritti, la fedeltà nei valori della Cisl risaltano in modo dirompente dai primi significativi risultati. I nostri candidati e gli eletti sono donne e uomini che ogni giorno testimoniano il valore del lavoro con impegno, professionalità, voglia di partecipare a testa alta, spesso in un contesto sociale e lavorativo difficile, complesso, a volte anche avverso.
Penso, per esempio, a quell'insegnante della Marche che ha raccolto le firme durante una nevicata strepitosa, alla neve nelle scarpe per presentare la lista della Cisl anche nella scuola più lontana. Penso alla candidata che ho ascoltato nei giorni scorsi a Bari, cosi orgogliosa di essere sindacalista della Cisl, o alla prima eletta nel comune di Sarzana, con un risultato strepitoso che è andato al di là di ogni speranza.
Come si fa a ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per far crescere la Cisl nell'università, negli istituti di ricerca, negli ospedali, in tutti gli uffici pubblici, nella nostra scuola? Semplicemente dicendo grazie. Grazie di cuore! Non solo per il risultato elettorale, ma perché ogni voto raccolto è dedizione quotidiana, è testimonianza, è coesione sociale, è modello di comunità.
Le donne e gli uomini della Cisl con il loro impegno sono la risposta migliore a chi vorrebbe confinarci a ruoli marginali e ridurre il lavoro a puro mercato. Sono un baluardo inespugnabile che preserva il paese da un populismo speculativo e dalla pochezza ideologica.
Questo impegno, questa intelligenza collettiva, dobbiamo offrirla alla mente ed al cuore di ogni italiana e di ogni italiano con un progetto di alleanza per la crescita, per la famiglia, per i veri diritti di cittadinanza, sapendo che quando cresce il consenso alla Cisl anche il sogno di un mondo più equo e giusto diventa realtà.