Il 25 maggio entrerà in vigore il Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali. Il Regolamento richiede una serie di adempimenti onerosi, tra i quali la nomina di un Responsabile per la protezione dei dati. L’introduzione di questa nuova figura professionale deve essere fatta seguendo i dettami europei che esigono l’individuazione di esperti non solo dotati di conoscenze specialistiche complesse e capacità ad assolvere i propri compiti ma anche caratterizzati da integrità ed elevati standard deontologici.
La Cisl Scuola ritiene che non si possa richiedere alle oltre 8.000 istituzioni scolastiche di individuare un proprio RPD e di affrontare il relativo onere economico, con una enorme parcellizzazione sul territorio e conseguente dispersione di risorse. Sembrano invece percorribili soluzioni analoghe a quelle adottate per l’individuazione del Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza a livello di USR.
Lo scorso 26 aprile, Cisl Scuola, Flc Cgil e Uil Scuola, dopo un’interlocuzione informale con gli Uffici competenti, hanno chiesto all’Amministrazione un incontro urgente per il chiarimento delle modalità di applicazione del Regolamento europeo. Ci è stato anticipato, per le vie brevi, che la convocazione sarà fissata all’inizio della prossima settimana e in quella sede sosterremo le ragioni delle scuole