Bonus per la valorizzazione professionale dei docenti
Il dott. Jacopo Greco, direttore Generale delle Risorse del MIUR, ha comunicato che il MEF, alla fine di luglio, ha finalmente sciolto le proprie riserve sull'ammontare delle risorse derivanti dal mancato pagamento del bonus, entro il dicembre 2017, da parte di diverse scuole. Ciò determinava economie che avrebbero dovuto essere riassegnate alle scuole. Al termine dell'esercizio finanziario, infatti (normalmente a metà dicembre), le risorse presenti sui POS delle scuole vengono prelevati dal MEF per poi essere restituiti nel nuovo anno finanziario. In genere l'operazione comporta un'attesa di qualche mese. Stavolta, relativamente alle risorse di cui sopra, si è manifestata una discrepanza tra i dati in possesso del MIUR e quelli del MEF. L’Amministrazione, come detto all’inizio, ha comunicato che il decreto di riassegnazione alle scuole attende ormai solo la conclusione dell'iter di certificazione da parte degli organi di controllo e che a breve, pertanto, le scuole riceveranno le somme spettanti. Anche gli importi relativi al bonus per l’a.s. 2017/18 (il cui ammontare è già stato comunicato alle scuole) verrnno erogati non appena perfezionato l'iter di certificazione del Decreto Ministeriale che ha recepito l'intesa del giugno scorso sui nuovi criteri di assegnazione delle risorse. La CISL Scuola e gli altri sindacati hanno chiesto di calendarizzare quanto prima un apposito incontro di informativa sulla comunicazione inerente il programma annuale, così da disporre di un quadro completo delle disponibilità per tutte le voci che compongono il nuovo Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF). Si è inoltre sollecitata l'assegnazione alle scuole delle economie relative al Fondo MOF 2016/17. Ancora bloccate, purtroppo, le economie del MOF 2015/16, problema su cui è stato richiesto un intervento politico del MIUR nei confronti del MEF.
DSGA con affidamento di scuola sottodimensionata
Il Gabinetto del MIUR interverrà presso il MEF per ottenere lo sblocco, da tempo atteso e più volte sollecitato, del pagamento delle indennità spettanti ai DSGA cui è affidata la gestione di una scuola sottodimensionata, indennità di cui si attende la corresponsione fin dall’a.s. 2014/15. Il MIUR si è detto impegnato a ottenere una soluzione del problema, se necessario sollecitando un intervento per via legislativa attraverso una specifica norma da inserire nella legge di bilancio di imminente discussione.
Sostituzione DSGA
Anche quest'anno è diffuso il caso di scuole prive di DSGA titolare: tanti sono i casi in cui ci viene segnalata l'indisponibilità del personale amministrativo titolare di seconda posizione economica a ricoprire il posto vacante. In molti casi, tale personale viene nominato d'ufficio e in caso di rifiuto viene attivata nei suoi confronti la sospensione del pagamento della posizione economica. I giudizi emessi a seguito di contenzioso attivato dagli interessati hanno sempre riconosciuto, negli anni passati, le ragioni del lavoratore. Si è chiesto pertanto all'Amministrazione di fornire indicazioni chiare in merito agli impegni connessi alla seconda posizione economica, che a giudizio della CISL Scuola e degli altri sindacati non contemplano l'obbligo di sostituzione del DSGA in caso di posto vacante. Per ulteriore approfondimento della questione è stata chiesta l’attivazione di uno specifico tavolo di confronto.
Co.Co.Co stabilizzati
Dal 1° settembre 2018 è stato assunto a tempo indeterminato personale dei profili di assistente amministrativo e assistente tecnico precedentemente in servizio con contratto di collaborazione (Co.Co.Co.). La legge di bilancio 2018, con cui si è stabilito che la stabilizzazione avvenisse con contratti part time, ha stanziato a tal fine risorse che sono risultate superiori a quelle effettivamente utilizzate. Ciò potrebbe consentire di soddisfare la richiesta del personale interessato, che rivendica il mantenimento della posizione retributiva in godimento fino al 31 agosto scorso, superiore a quella spettante per un part time al 50%. L'Amministrazione si è impegnata a non disperdere tali economie (che la legge comunque vincola esclusivamente alla di stabilizzazione di questo personale) e sta valutando la possibilità di costituire disponibilità aggiuntive in organico per ampliare le ore si servizio oltre il 50%.
CARD per il personale docente
La CISL Scuola, insieme alle altre organizzazioni, ha ribadito la richiesta di riconoscere anche al personale educativo il diritto a fruire della card, tenuto conto degli esiti del contenzioso proposto unitariamente, che ha già determinato il pagamento della card per l'a.s.2015/16. L'Amministrazione, avendo appellato la sentenza con cui il TAR accoglie le richieste sostenute dai sindacati, ha dichiarato di voler attendere che il contenzioso si concluda con il pronunciamento del Consiglio di Stato nell’udienza già in calendario per il prossimo febbraio. La Cisl Scuola ha inoltre richiesto di estendere la card anche ai docenti assunti dal concorso 2018 ed ammessi al 3° anno FIT. Si tratta infatti di personale assunto con procedure analoghe all'immissione in ruolo da GAE e GMRE 2016, su posti di organico di diritto vacanti, che sosterrà una formazione del tutto analoga a quella degli altri insegnanti a tempo indeterminato. Lo stanziamento disponibile per la card 2018/19 è stato determinato peraltro tenendo conto anche dei posti assegnati al concorso 2018. L'Amministrazione si è detta di diverso avviso, in quanto ai docenti assunti per il 3° anno del percorso FIT è riconosciuto, ai sensi del d.l.vo 59/2017, lo stato giuridico ed economico del personale supplente. Si tratta di una posizione rispetto alla quale la CISL Scuola ha rappresentato il proprio netto dissenso, dichiarandosi intenzionata a sollecitare in sede politica un intervento legislativo (in sede di discussione della legge di bilancio) che ricomprenda il personale educativo e i docenti in FIT tra i beneficiari della card.