Si è svolto oggi, 22 maggio, l’incontro di informativa sul mutamento di incarico dei dirigenti scolastici, in relazione all’annuale nota che il Ministero invia ai direttori degli Uffici scolastici regionali. La bozza che è stata proposta è sostanzialmente simile a quella degli scorsi anni scolastici con alcune modifiche anche interessanti. Ad esempio, non si fa più riferimento a rotazioni forzose di incarichi a seguito dell’applicazione generalizzata - da noi fortemente contestata in passato - di norme relative ai provvedimenti anticorruzione previste per gli uffici ad alto rischio corruttivo. Rimangono tuttavia alcuni nodi irrisolti, soprattutto relativamente alla regolamentazione della mobilità interregionale. In particolare, le organizzazioni sindacali hanno chiesto che venga utilizzata per intero la quota del 30 per cento prevista dal CCNL di Area, che si possa accedere alla mobilità interregionale anche in costanza di contratto, che si prevedano deroghe ai limiti di permanenza nella regione previsti dai bandi di concorso.
La Cisl Scuola ha chiesto esplicitamente se vi sia la volontà politica di affrontare l’ipotesi di una fase di mobilità straordinaria che consenta di superare i vincoli di permanenza nella regione, anche considerando la particolarità dell’anno che si sta chiudendo e l’impegno sin qui richiesto ai dirigenti che si trovano lontani dalla regione di residenza. La stessa richiesta era stata presentata a suo tempo al Ministro Fioramonti e successivamente alla Ministra Azzolina. Sino ad ora tuttavia il tema non è stato affrontato, probabilmente anche in conseguenza delle vicende che hanno investito il nostro paese. Ora però non è più rinviabile. Come tutti sappiamo esiste inoltre un ampio contenzioso che ha funestato sino ad ora l’andamento del concorso. La nostra organizzazione ha rilevato che esistono comportamenti difformi nelle Regioni in relazione al vasto contenzioso in atto. In alcuni casi non si è dato luogo all’esecuzione delle sentenze, si è dovuti ricorrere al giudizio di ottemperanza ed alla nomina di un Commissario ad acta, mentre in altre situazioni si è proceduto all’assunzione dei ricorrenti. Sono inoltre state richieste informazioni sui procedimenti di assunzione per il prossimo anno scolastico, sulle modalità di scorrimento di graduatoria e sulla possibilità di “ripescaggio” di coloro che hanno rinunciato per gravi motivi all’assunzione. Nel prossimo anno scolastico vi saranno 8054 istituti, dei quali 398 sottodimensionati e 129 CPIA. I posti vacanti attualmente indicati sono 479 con l’accantonamento di 52 posti derivante da contenzioso in atto. Le Organizzazioni sindacali hanno chiesto che siano verificate le tempistiche previste dall’INPS per certificare il diritto alla pensione, per evitare che i posti non siano utilizzabili al momento delle operazioni di assunzione. In fase di replica, l’Amministrazione ha sottolineato che esistono delle difficoltà di natura tecnica alla previsione di una mobilità straordinaria. Sono stati ricordati i vincoli quinquennali previsti per altre categorie di personale, il fatto che occorrerebbe modificare il regolamento ed il bando di concorso, che l’emergenza derivante dal contagio da Covid19 richiederebbe prudenza nel favorire la mobilità dei dirigenti al fine di garantire continuità al riavvio dell’anno scolastico. Nonostante ciò il Capo Dipartimento Istruzione si è impegnato a portare la questione alla diretta attenzione della ministra Azzolina.
Rispetto alla richiesta di utilizzare l’intera quota del 30 per cento per la mobilità interregionale, l’amministrazione ha sostenuto la difficoltà ad imporre ai direttori degli uffici scolastici regionali una condotta uniforme, mentre il Capo Dipartimento Istruzione ha assicurato che fornirà indicazioni relativamente all’applicazione delle sentenze. Poiché comunque la nota sui mutamenti di incarico si colloca in un nuovo quadro contrattuale, il Ministero ha convenuto sulla richiesta di attivare il Confronto avanzata dalle organizzazioni sindacali, rinviando ad una successiva convocazione nella prossima settimana, probabilmente il 27 maggio. A margine dell’incontro, su richiesta delle organizzazioni sindacali, l’Amministrazione ha assicurato che fornirà tempestivamente chiarimenti su alcuni punti delle ordinanze ministeriali relative agli Esami di Stato al termine del primo e del secondo ciclo dell’Istruzione.