Si è svolto oggi, presso la sede nazionale della Protezione Civile, l’incontro tra organizzazioni sindacali e Comitato Tecnico Scientifico, alla presenza di rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e dell’INAIL. Il dott. Agostino Miozzo, coordinatore del CTS, ha aperto l’incontro esprimendo la vicinanza del Comitato al mondo della scuola e la consapevolezza della complessità nella gestione del rientro in aula di tutti gli alunni il prossimo settembre. La programmazione degli interventi necessari sconta la complessità legata alle rilevanti dimensioni del sistema e dei numeri importanti direttamente e indirettamente in gioco nella gestione dell’attività scolastica, ma anche alle incognite relative all’andamento del contagio, che al momento mostra un trend recessivo ma la cui evoluzione va tenuta costantemente sotto attento controllo.
Il CTS ha fornito proprie indicazioni sulla base dei dati epidemiologici disponibili, mentre la loro traduzione in relazione alle specificità legate all’istruzione è responsabilità della politica, nel confronto con le parti sociali.
Il dott. Miozzo ha ribadito come la prevenzione si fondi su tre elementi fondamentali: distanziamento, igiene delle mani e utilizzo delle mascherine. Le indicazioni sin qui fornite potrebbero anche essere modificate a settembre, mentre l’esperienza di altri paesi, ha ricordato, costituisce un importante invito alla prudenza. In Israele, ad esempio, da maggio ad oggi si è dovuto procedere alla chiusura di circa 150 scuole a causa dei contagi.
Il distanziamento e le misure indicate dal CTS, di cui va prevista una modalità sostenibile di attuazione, implicano opportune soluzioni organizzative sia per rispettare la distanza di un metro “da bocca a bocca” sia per l’attivazione di sistemi di contact tracing che consentano di intervenire tempestivamente in caso di contagio, onde circoscrivere rapidamente eventuali focolai.
Il dott. Sergio Iavicoli, che rappresentava l’INAIL, intervenendo anche su sollecitazione delle organizzazioni sindacali ha ribadito il metro lineare come indicatore del distanziamento necessario, ritenendo che gli indici di affollamento (in metri quadri) siano già contenuti nella normativa generale, comunque da rispettare.
La CISL Scuola ha chiesto che sull’indice di distanziamento siano forniti ulteriori chiarimenti e precisazioni, considerando che molte scuole sono state costruite prima dell’entrata in vigore della norma del 1975 e quindi non risultano ad essa soggette, oppure hanno situazioni edilizie che non sono coerenti con i limiti imposti. Inoltre sono stati posti quesiti relativamente alle procedure da seguire nel caso in cui un allievo presenti sintomi durante l’orario scolastico, sulle responsabilità circa l’igienizzazione degli ambienti non scolastici utilizzati per la didattica, sui presìdi sanitari che potranno essere garantiti alle scuole a livello territoriale, sulla gestione dei c.d. “lavoratori fragili” e delle eventuali supplenze, sulla costruzione di percorsi di formazione e informazione. La segretaria generale Maddalena Gissi ha anche chiesto di chi sia la responsabilità nel definire gli indici sul numero massimo di alunni per classe, in relazione agli obblighi relativi all’edilizia scolastica propri degli enti locali.
Per quanto riguarda la definizione dell’indice di affollamento, il dott. Miozzo si è detto disponibile ad un approfondimento, mentre ha precisato che nel caso di un alunno con sintomi la procedura da adottare consiste nella individuazione di un’aula per l’isolamento e nella richiesta di intervento dei servizi di pronto soccorso. Ha poi sottolineato di ritenere auspicabile un ripristino della rete di medicina scolastica e che una sollecitazione in tal senso è stata rivolta al Ministro della Salute. Ha inoltre assicurato la massima disponibilità della Protezione civile sia per interventi finalizzati ad incrementare gli spazi a disposizione delle scuole, anche con la costruzione di strutture temporanee, sia per la realizzazione di percorsi di informazione e formazione.
Ha infine chiarito che l’acquisto delle mascherine e degli arredi necessari per le istituzioni scolastiche avverrà in modo centralizzato, attraverso la gestione commissariale.
Per quanto riguarda tutte le altre tematiche in discussione, si è concordato di aggiornare l’incontro alla prossima settimana, per consentire il necessario coordinamento con i ministeri interessati.