2016-06-16 07:45:00

Un piccolo passo avanti a seguito dell’incontro tra amministrazione scolastica e organizzazioni sindacali è stato fatto: come preannunciato qualche giorno fa, è stata emanata la nota per la proroga al 31 agosto dei contratti di supplenza ATA sui posti in organico di diritto. Confermata inoltre la nota prot. 8556 del 2009 per le proroghe delle supplenze sui posti in organico di fatto.

Di seguito riportiamo una nota del Dirigente dell'USR Luca Volontè indirizzata 

ai dirigenti degli Uffici Scolastici Territoriali e ai dirigenti delle Istituzioni Scolastiche della Lombardia

" OGGETTO: Proroghe contratti personale a.t.a. - rif. nota M.I.U.R. prot. n. 15307 del 31/05/2016.

In riferimento alla nota ministeriale indicata in oggetto, già inoltrata agli Ambiti Territoriali e per il loro tramite alle Istituzioni Scolastiche, si rileva che nella stessa il M.I.U.R. differenzia la fattispecie delle proroghe dei contratti sui posti di organico di diritto vacanti e disponibili la cui legittimità fa riferimento alla legge n.124/99 ed anche all’art. 1 comma 1 del D.M. 430/2000, da quella relativa alle proroghe su posti di organico di fatto non vacanti ma disponibili per tutto l’anno che sono disciplinate dallo stesso D.M. 430/2000, art.1 comma 7, e dalla circolare n. 8556 del 10/06/2009 e sulle quali quest’Ufficio ha già fornito indicazioni con nota prot. n.7789 del 12/05/2016.

Pertanto, in relazione alle due diverse fattispecie, i dirigenti provvederanno alle proroghe del personale che nella prima ipotesi deriva dall’estensibilità del contratto alla scadenza del 31/08 prevista dalla legge e dal regolamento, mentre nella seconda ipotesi dalla valutazione di eventuali particolari esigenze già evidenziate nella C.M. n.8556/2009 e nella nota di quest’Ufficio Scolastico Regionale, anche per gli aspetti problematici dell’avvio del nuovo anno scolastico".

La nota del Dirigente è puntualmente giunta a seguito della segnalazione da parte delle OO.SS di comportamenti difformi attuati sul territorio regionale e frutto di una non  corretta interpretazione della norma.

 

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