C’è qualcosa che non quadra nei numeri sulla mobilità dei docenti italiani, a partire dai quali in questi giorni si snoda su importanti organi di informazione il racconto di una scuola allucinante, dove un docente su tre avrebbe cambiato sede di servizio, grazie anche a regole stabilite nei contratti che tutelerebbero gli interessi del personale a scapito di quelli dei ragazzi.
Si va facendo ogni giorno più drammatica la situazione dei paesi dell’Italia centrale colpiti da eventi sismici che si ripetono con frequenza impressionante; una situazione che anche le eccezionali avversità atmosferiche rendono sempre meno sopportabile.
È più che mai necessario stringersi attorno alle popolazioni che vivono momenti di così straordinaria difficoltà, occorre dare nuovo slancio alle tante manifestazioni di concreta solidarietà per una vicenda che l’intero Paese deve sentire sua.
Il MIUR ha emanato la nota 2473 del 19.1.2017 con la quale, oltre a prorogare al 23 gennaio il termine delle funzioni di “Istanze On Line” per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio, fornisce i seguenti chiarimenti: •OPZIONE DONNA - I termini per la presentazione della domanda di dimissioni per l'opzione donna con “Istanze On Line” sono stati fissati dal 27 gennaio al 28 febbraio 2017
•OTTAVA SALVAGUARDIA - Gli interessati devono presentare la domanda all'Ispettorato del lavoro competente entro il 2 marzo 2017
A seguito della sollecitazione del nostro nazionale, abbiamo appena ottenuto dal MIUR la proroga del termine della presentazione delle domande di cessazione dal servizio al 23 gennaio 2017.
Pubblicata la nota prot.1229 e il DDG n. 3 dell'11/01/2017 relativi all'inserimento negli elenchi aggiuntivi delle Graduatorie di istituto (FINESTRE), da parte del personale docente che consegue il titolo di abilitazione e/o di specializzazione sul sostegno entro il 1 febbraio 2017 in attuazione del D.M. 3 giugno n.326.
Primo via libera in Consiglio dei Ministri a otto decreti legislativi di attuazione della legge sulla Buona Scuola. La Cisl Scuola chiede che si apra un confronto ampio e approfondito che offra anche al sindacato l'opportunità per dialogare per intervenire su limiti e sulle criticità della legge 107.