Sull’impatto che l’emergenza coronavirus sta avendo sulla gestione delle attività dei centri di formazione professionale riportiamo due importanti documenti pubblicati nei giorni scorsi dalla Regione Veneto e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Definito fra Governo e parti sociali, in data 24 aprile 2020, un nuovo protocollo nazionale sulla sicurezza e salute per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid -19, che dovrà essere applicato in tutti i luoghi di lavoro per garantire la ripartenza in sicurezza delle attività produttive. L’accordo integra quello già sottoscritto il 14 marzo scorso, cui erano seguite il 25 marzo alcune correzioni chieste dai sindacati nell’elenco delle attività escluse dal blocco.
Precise e puntuali proposte emendative, ma cogliendo anche l’occasione per sollecitare una più generale riconsiderazione del tema reclutamento. Questo il senso dell’intervento che Maddalena Gissi, a nome della CISL Scuola, ha svolto oggi, 22 aprile 2020, nel corso dell’audizione informale dei sindacati presso la Commissione 7ª del Senato sul disegno di legge di conversione del decreto 22/2020, contenente misure straordinarie in materia di conclusione dell’anno scolastico 2019/20 e di ordinato avvio dell’anno scolastico 2020/21.
Si è svolto oggi, 21 aprile 2020, il confronto fra Ministero dell'Istruzione e organizzazioni sindacali in merito alle procedure concorsuali ordinarie e straordinarie per l'accesso ai ruoli del personale docente. A conclusione del confronto, avvenuto in modalità on line, è stato redatto dall'Amministrazione un resoconto dello svolgimento dei lavori, cui sono allegate una dichiarazione sottoscritta dai rappresentanti del Ministero e una nota a verbale che riporta le posizioni espresse dai sindacati CISL Scuola, FLC CGIL, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams.
Se è vero che il passaggio alla "fase 2" dell’emergenza va adeguatamente preparato e governato, attraverso la definizione di regole che garantiscano una ripresa delle attività in un quadro di necessarie garanzie e tutele per la collettività, ciò è ancor più vero per un settore come quello dell’istruzione, che direttamente coinvolge dieci milioni di persone fra studenti e personale scolastico, con un enorme impatto in termini di movimento e trasporti, servizi, contatti sociali.
Questa mattina ha avuto luogo l’incontro convocato dal Dipartimento Istruzione del Ministero per l’informativa ai sindacati sui bandi di concorso. La convocazione, pur posticipata di due giorni rispetto alla data originariamente proposta, è stata confermata senza tenere conto della richiesta, avanzata dalle organizzazioni sindacali, di svolgere preventivamente un confronto a livello politico, nel quale inquadrare il tema delle procedure concorsuali nel nuovo e diverso contesto determinato dalla sopraggiunta pandemia e dalle conseguenti misure straordinarie.